Ci sono nomi che non avremmo mai più voluto sentire...

Parliamo dei fascisti imputati anche per l'omicidio di Fausto e Iaio. La pista che i nostri compagni ci avevano indicato con il loro libro bianco sull'eroina a Milano e che portava all'eversione nera.

Sconcerta constatare la differenza di trattamento tra chi viene tacciato di eversione per manifestazioni legate alla difesa del territorio come quelle della Val di Susa ed è ancora in galera, e chi ha basato il proprio curriculum su fatti di sangue degli anni '70, potendo proseguire poi con la violenza nelle curve fino agli attuali fatti di corruzione mafiosa. L'averli conosciuti nelle inchieste degli anni passati sembra non essere servito a nulla.

Ci sono nomi che non avremmo mai più voluto sentire...
Parliamo dei fascisti imputati anche per l'omicidio di Fausto e Iaio. La pista che i nostri compagni ci avevano indicato con il loro libro bianco sull'eroina a Milano ci portava all'eversione nera; noi abbiamo sempre sostenuto quella tesi.

Davano fastidio Fausto e Iaio non tanto perché pericolosi fisicamente, ma perché mettevano tutti nella posizione di poter leggere quei fatti. Fatti che a uno sguardo superficiale sembravano solo di cronaca nera, ma che erano dentro disegni più ampi. Toccavano proprio il cuore della democrazia e i valori che spesso la politica dice di voler difendere, ma nei fatti troppo spesso mette la testa sotto la sabbia.

Eppure i nomi di questi giorni li ricordiamo. La memoria è labile e noi, che ci siamo sempre dati questo compito, dovremmo ricordare sempre i fatti, i luoghi e i nomi, che guarda caso tornano, tornano, tornano... Liberi per insufficienza di prove (quelle sparite oppure distrutte).

Costoro, pur passati al setaccio dalla magistratura, hanno potuto vivere tranquilli. Anzi, ora lo possono vedere tutti, hanno potuto alimentare la Mafia, una cosa che, nostro malgrado, per abitudine, oramai non fa più nessun effetto.

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